Il 4 marzo 2016, storica data di compleanno di Lucio Dalla, ho deciso di sperimentare su Twitter il già collaudato gioco di social reading, ideato da TwLetteratura, che prevede la definizione di un calendario per la lettura dei capitoli di un libro, la lettura del libro stesso e infine la “riscrittura” del capitolo attraverso una sintesi creativa in 140 caratteri.
Il gioco, iniziato il 4 marzo e finito il 6 marzo, prevedeva il riascolto e la relativa riscrittura/commento di tre brani: “Com’è profondo il mare” , “Henna” e “La sera dei miracoli”.
É stato gratificante e soprendente vedere con quanto affetto e stima per Dalla sia stato accolto e condiviso il gioco. L’occasione, per una volta, di non limitarsi a sentire una canzone, ma di ascoltarla veramente, cercando di coglierne ogni significato legato alla storia, all’attualità, all’introspezione.
La sorpresa nella sorpresa è stata la partecipazione di diverse scuole con i loro studenti al seguito; un’ambizione, quella di coinvolgere le scuole, che io e Pascal Basile abbiamo da diversi mesi e sulla quale ci siamo più volte confrontati. Un’ambizione che oggi conferma l’importanza di non lasciare nel cassetto l’idea di far conoscere ai ragazzi il pensiero lungo e largo di Lucio Dalla.
L’idea di proporre questo gioco con il testo delle canzoni di Lucio Dalla, se da un lato mi eccitava, dall’altro mi spaventava: come pensare di affiancare a Pavese/Manzoni/Masters, Lucio Dalla?
Non sono una fan di Dalla nell’accezione letterale del termine, sono una che ha ascoltato e apprezzato diverse sue canzoni senza fermarsi troppo a conoscere e riconoscere il suo spessore artistico e culturale. Mi è servito conoscere e collaborare con Pascal Basile per rendermi conto di quanta arte e cultura vi siano nell’opera Dalliana.
Lo scorso settembre, sfogliando il libro di letteratura appena acquistato per il liceo di mia figlia, ho scoperto con piacere che dedicava un capitolo ad “Anna e Marco” di Lucio Dalla. In quel momento, l’idea di portare “Lucio, Dalla sua parola” nelle scuole si è fatta un vero e proprio obiettivo.
Ma come farlo? Come proporlo? Il pensiero è andato immediatamente agli amici di TwLetteratura e al loro collaudato format. In men che non si dica ne ho parlato con Edoardo Montenegro per fare un primo esperimento su Twitter.
Ora, a gioco concluso, dico sì, questo gioco lo dobbiamo portare in tutte le scuole, perchè la trasversalità del patrimonio artistico e culturale di Lucio Dalla non si perda mai.
Concludo con la raccolta di tutti i tweet dedicati all’hashtag #TwDalla e ne incornicio uno, che racchiude la sintesi perfetta dell’essenza di Lucio Dalla.
(clicca qui per vedere il tweetbook)